Cerchiamo di definire che cos’è esattamente il Telecontrollo. quando si parla di applicazioni e sistemi di automazione, è quasi inevitabile imbattersi, prima o poi, in un termine: quello del telecontrollo.
che, effettivamente, nel corso degli anni, anche a seguito dell’avvento della industria 4.0 e della digital transformation, si è imposto come uno dei temi chiave per la modernizzazione delle imprese di servizi pubblici e delle industrie. cos’è il telecontrollo ma andiamo con ordine e una buona definizione è quella fornita dal gruppo telecontrollo di anie automazione, secondo cui “con il termine telecontrollo si definisce generica ente una soluzione di automazione che prevede la supervisione mediante un software e la raccolta dei dati tramite una rete di apparati e strumenti geograficamente distribuiti su un impianto anche complesso”.
stiamo insomma parlando di una soluzione hardware e software, che può limitarsi alla lettura di un dato a distanza, vale a dire il monitoraggio, oppure prevedere la possibilità della modifica dello stato di un sistema remoto attraverso dei sensori o attuatori. in questo caso i sistemi di telecontrollo sono capaci di mettere in atto un’operazione di regolazione. quasi sempre, dietro al funzionamento di un sistema di telecontrollo c’è un centro di supervisione, che consente l’elaborazione e la gestione dei dati che provengono dai diversi apparati, così da consentire il monitoraggio e/o l’intervento da parte di un operatore umano. come funziona il telecontrollo i sensori svolgono un ruolo fondamentale per il funzionamento di un sistema di telecontrollo: installati sugli impianti da controllare, permettono di monitorare l’andamento delle grandezze che si è deciso di prendere in esame.
e soprattutto di trasmetterle: il telecontrollo, infatti, si basa sullo scambio di informazioni tra la periferia (gli impianti) e il centro di controllo, quindi un ruolo importante viene svolto dall’infrastruttura di comunicazione deputata che, specie in ambito industriale, passa sempre dall’impiego di protocolli di comunicazione specifici per il settore. sempre più cruciale per il telecontrollo è la possibilità non soltanto di controllare il processo, ma anche di acquisire e gestire nel tempo i dati prodotti dagli impianti, che ormai possono e devono essere trattati alla stregua di veri e propri dati digitali, da cui è possibile ricavare informazioni di valore anche nel lungo termine (ad esempio per l’ottimizzazione dei processi produttivi). ovviamente, nella concreta realizzazione di un sistema di telecontrollo è indispensabile anche la fornitura e messa in opera dei necessari strumenti, organi e quadri elettrici. applicazioni ed esempi di telecontrollo
i sistemi di controllo, come abbiamo accennato in precedenza, sono ormai diffusissimi in numerosi ambiti: industriale, naturalmente, ma anche nell’ambito utility (distribuzione energia elettrica e gas, reti idriche, monitoraggio ambientale) e nelle smart city (controllo della viabilità ma anche, ad esempio, telecontrollo per l’illuminazione pubblica). senza contare che un particolare tipo di telecontrollo è legato ai moderni edifici e agli smart building, per una efficace building automation, con una gestione efficiente dei consumi energetici. un classico esempio di telecontrollo, molto utile anche per rispondere alle esigenze imposte dalla normativa, è il monitoraggio dell’inquinamento da polveri determinato da un processo produttivo:
l’utilizzo di software di telecontrollo e di un’apposita sensoristica consente di intervenire prima che siano raggiunti determinati valori soglia, che potrebbero far scattare pericoli per la sicurezza ambientale o degli stessi lavoratori. oppure le utility hanno la possibilità di controllare da remoto il funzionamento della rete di trasmissione, notando per tempo eventuali situazioni di sovraccarico o di altri malfunzionamenti, che possono minacciare la stabilità delle forniture ai clienti finali.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Telesoccorso per Anziani data dalla famosa enciclopedia on line.(Wikipedia)